top of page

Da Nang, la Miami del Vietnam


ree

Che fossero italiani o provenienti da altre nazioni, con tutti i turisti incontrati durante il nostro viaggio, la riflessione è stata sostanzialmente unanime: "questo Vietnam lo abbiamo visto in tempo". 

In effetti, al momento il Vietnam riesce ancora a conservare una natura culturale, sociale, politica, ambientale molto molto autentica, ma con inaspettate aperture verso influenze occidentali. Un esempio è sicuramente il governo della nazione, che pur rimanendo inalterato nella sua struttura monopartitica e di impronta comunista, nella realtà dei fatti si è piegato ad un più redditizio consumismo di natura ovviamente capitalistica. Di questo, Da Nang, ancora più della capitale Hanoi, ne è viva rappresentazione terrena. La città sembra vivere una prima adolescenza consumistica, con grattacieli dai mille colori che affacciano sulla lunga spiaggia cittadina quasi ad imitare lo Skyline della occidentalissima Miami. Tra i grattacieli ovviamente trova spazio un lungomare puntellato di ristoranti dai menu che iniziano a strizzare l'occhio ai gusti occidentali, locali con alcolici non per forza solo nazionali e punti di intrattenimento con musica da playlist anni 2000. La città, inoltre, si sta preparando alla maturità con decine di gru sparse per i tantissimi cantieri aperti, che lasciano presagire una fitta preparazione al turismo di massa. I lavori sembrano procedere ad un ritmo abbastanza sostenuto e questo lascia intendere che da qui ad una decina di anni il profilo distintivo di questa città si baserà sul turismo. La speranza è che il governo vietnamita non si lasci conquistare (e comprare) dal soldo occidentale e che Da Nang sia stata scelta come la città da sacrificare al becero turismo,  lasciando inalterate le altre, dal profilo marcatamente vietnamita, come la vicina Hoi An.

Commenti


vietnam

Iscriviti alla Newsletter

bottom of page